Itinerari ArchitettoniciDame sabude: il potere del loisir

Dame sabude: il potere del loisir

Dettagli:

Incantevole itinerario di due giorni, nel cuore del Piemonte, alla scoperta delle abitudini e della storia delle donne facenti parte della vita di Casa Savoia e che vi porterà all’interno di alcuni dei più splendidi palazzi del Regno Sabaudo come:

  • Palazzo Madama
  • il Castello del Valentino
  • Il Castello della Contessa Maria Adelaide di Susa
  • Villa della Regina

Un percorso, praticabile sia in automobile che in bicicletta, che vi lascerà senza fiato.

Distanze da percorrere:

Giorno 1 – A piedi

  • 2,5 Km Palazzo Madama – Castello del Valentino 
  • 2,5 Km Casello del Valentino – Torino Centro

Giorno 2 – In auto

  • 57 Km Torino Centro – Castello della Contessa Maria Adelaide di Susa 
  • 60 Km Castello della Contessa Maria Adelaide di Susa – Villa della Regina
  • 3 Km Villa della Regina – Torino Centro

Richiesta di Informazioni

    Artefici di un grande sviluppo sociale, culturale e artistico vi siete mai chiesti com’era essere una nobildonna di Casa Savoia? Ripercorrete insieme a noi la vita di alcune delle dame che hanno contribuito alla storia della nostra città. Un itinerario alla scoperta delle loro abitudini che vi permetterà di sentirvi proprio come una di loro.

    GIORNO 1 – LE MADAME REALI

    La prima tappa del nostro itinerario tutto al femminile ci porta a Palazzo Madama, nel cuore Torinese di Piazza Castello. Facilmente intuibile, il palazzo ha ospitato le note Madame Reali: Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista. Le azioni politiche e le committenze artistiche delle Madame consacrano la volontà di rendere Torino una città di livello internazionale ma attraverso la visita sarà interessante respirare anche i loro rituali di corte attraverso i dipinti, gli oggetti e gli arredi delle sale. Cristina, amante delle feste suntuose e artefice dell’inaugurazione della stagione dei balletti di corte alla Parigina, afferma la moda di vestire alla francese con nuovi tessuti, merletti e gioielli. Maria Giovanna Battista, committente del grande rinnovamento Juvarriano del Palazzo, estende il palcoscenico ducale delle grandi feste all’intera città. Le loro azioni rappresentano una vera metafora del potere!

     

     

    Per rimanere nel contesto del piacere di corte, scegliete uno dei famosi caffè storici per un pranzo light ed indugiate davanti ad un goloso Bicerin godendovi la vista cittadina.

     

    Il nostro cammino prosegue alla volta del Castello del Valentino oggi sede della Scuola di Architettura del Politecnico, raggiungibile a piedi o con una rigenerante pedalata.

     

    Nel 1619 la giovanissima Cristina di Francia sposò Vittorio Amedeo I e si vide catapultata in una corte davvero poco incline al divertimento. Lei, prima “Madama Reale” era espressione vivente della corte parigina e fu solo alla morte del marito che riuscì a dare sfogo alle sue abitudini francesi pur affermando un grande potere politico. Il castello del Valentino, divenne la sua maison de plaisance, un palcoscenico perfetto per i numerosi spettacoli, uno tra tutti fu la celebrazione del suo compleanno, par il quale venne allestita una “Nave della Felicità” sulla quale accomodarono 40 persone a tavola, servite da uno stuolo di Tritoni. La visita guidata ha una durata di circa un’ora ed è organizzata gratuitamente su prenotazione.

     

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    GIORNO 2 – LE PRIME DONNE

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    Il viaggio nel mondo femminile della storia ci porta oggi a Susa, cittadina considerata l’antica porta d’Italia proprio per la sua posizione strategica e di passaggio sulla rotta francese. Per i più sportivi, la cittadina è raggiungibile percorrendo l’itinerario ciclabile, in alternativa il treno diretto da Torino o l’auto vi porteranno a Susa in circa un’ora di viaggio. Una volta arrivati a Susa non dimenticate di fare una seconda colazione con la celebre focaccia dolce tipica della città e poi dirigetevi alla nostra prima tappa, il Castello della Contessa Adelaide.

    Questo castello di origine preromana e testimone di millenni di storia, è strettamente legato ad Adelaide, una figura femminile di grande potere che ha saputo destreggiarsi da protagonista nei rapporti con papi e imperatori. Adelaide eredita molte terre dal padre e da due matrimoni che la lasciano vedova, ma fu la terza unione con Oddone conte di Savoia e di Moriana, che la lascerà vedova per la terza volta, a far nascere di fatto la dinastia Sabauda: le terre già in suo possesso come il Marchesato di Susa, la contea di Torino, la Valle d’Aosta e molti territori e castelli liguri si uniscono alla Savoia e alla Maurienne di Oddone con i valichi del Moncenisio e dei due San Bernardo dando vita al primo embrione del Ducato di Savoia. Adelaide, del cui volto non si hanno vere testimonianze pittoriche, è descritta come donna forte e decisa ma al contempo dolce e compassionevole. La visita al castello prevede due percorsi, quello archeologico e quello museale. 

    La pausa pranzo sarò molto gradevole nel centro di Susa, dove potrete trovare ristoranti e osterie con i piatti della tradizione che potrete accompagnare all’Avanà, uno dei vitigni rari piemontesi che raramente potrete degustare altrove.

    Se avete optato per la bicicletta il nostro consiglio è quello di continuare ad esplorare Susa e le sue ricchezze archeologiche prima di intraprendere la pedalata di rientro: dall’anfiteatro romano dove si svolgevano i combattimenti tra gladiatori, all’altare Celtico dove si narra venissero sacrificati animali ed esseri umani per trarre auspici, dai resti i dell’acquedotto romano all’arco di Augusto sito vicino all’omonimo parco in cui la natura e le meravigliose vedute sapranno rigenerarvi prima del rientro a Torino.

    Se avete optato per il treno o l’auto, avrete il tempo, al vostro rientro a Torino di recarvi alla Villa della Regina, seconda tappa tutta al femminile del nostro viaggio tra le dame della storia. Anne Marie d’Orléans, prima regina di Sardegna in quanto moglie di Vittorio Amedeo II, elesse questa residenza di campagna a sua abitazione prediletta, anch’essa ridisegnata dal celebre architetto Juvarra. Il suo destino non fu diverso dalle numerose giovani spose che, a seguito di strategici matrimoni combinati, dovevano trasferirsi in terre straniere: l’ostilità di Maria Giovanna Battista, Madama Reale e madre del marito, l’infedeltà del suo consorte e l’obbligo di dover garantire la continuità della dinastia misero a dura prova la sua forte personalità ma Anna fu in grado di affrontare la sua nuova vita grazie alla fede e alla sua profonda educazione regale. Anna non si lasciò scalfire dalle molteplici umiliazioni nella sfera privata e, sempre mossa da una grande nobiltà d’animo seppe prendersi cura della famiglia come madre amorevole, moglie devota e sapiente mediatrice nei difficili rapporti tra il Duca e la madre nonché con i reggenti d’oltralpe. La villa con i suoi sfarzosi interni è visitabile in circa un’ora ma non tralasciate il meraviglioso giardino all’italiana prima di godervi la magia di Torino sul calare del sole.

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