Itinerari CicloturisticiI profumi della campagna torinese

I profumi della campagna torinese

Dettagli:

Un itinerario interamente dedicato alle campagne della provincia di Torino in un panorama agreste con la meravigliosa cornice dell’arco Alpino. Si tratta di un percorso ad anello le cui tappe principali sono: 

  • Palazzina di Caccia di Stupinigi
  • Distretto delle erbe aromatiche e officinali di Pancalieri

In bicicletta:

Se scegliete di vivere questo itinerario in sella alla bici pianificate la vostra giornata considerando che si tratta di un percorso ad anello di circa 60 km di livello intermedio, pertanto programmate un abbigliamento adeguato e una buona scorta di acqua. Il nostro itinerario GPX prevede strade ciclabili e bianche con dislivelli minimi ma proprio per la lunghezza richiede un buon allenamento.

Giorno 1

  • 61,1 Km Palazzina di Stupinigi – Pancalieri

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    Questo percorso cicloturistico, di taglio agreste, vi permetterà di vivere le campagne della pianura torinese toccando due siti di eccellenza della regione: La palazzina di caccia di Stupinigi e il distretto delle erbe aromatiche e officinali di Pancalieri. Seppur il sito Unesco di Stupingi sia meraviglioso in ogni stagione, consigliamo di scegliere questo itinerario tra Maggio e Giugno per poter cogliere i momenti di fioritura della Menta, dell’Escolzia (il papavero californiano) o della Camomilla, particolarmente suggestivi nelle distese infinite dei campi a ridosso di Pancalieri.

    DA STUPINIGI AL DISTRETTO DELLE ERBE OFFICINALI

    Il nostro itinerario parte dalla splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi, residenza ideale per la pratica Reale della caccia autunnale e Patrimonio dell’UNESCO. Si tratta di un vero loisir per la caccia e le molteplici feste tenutesi qui tra il XVIII e XIX secolo. Una delle residenze settecentesche più straordinarie d’Europa, le terre circostanti divennero uno dei luoghi prediletti da Emanuele Filiberto per la pratica della caccia, ma fu solo ne 1731, sotto la reggenza di Vittorio Amedeo II di Savoia, che la Palazzina venne formalmente inaugurata e da allora vi si tennero numerose battute di caccia. La visita della Palazzina vi svelerà la vita di corte dell’epoca attraverso i racconti di guide molto preparate ma anche grazie alla ricchezza museale dei suoi interni. Il cuore del palazzo è sicuramente lo splendido salone ovale, affrescato con dipinti che richiamano l’arte venatoria, ma il tema della caccia viene ripreso anche dalle decorazioni degli altri ambienti del palazzo, arredati da un suntuoso mobilio in stile Rococò. Questo stupendo gioiello juvarriano è un inizio speciale del nostro itinerario e il nostro consiglio è proprio quello di fruire di una visita guidata. 

    Proseguirete poi attraverso lo splendido Parco naturale di Stupinigi e incontrerete un edificio di epoca Ottocentesca che fu proprietà della famiglia reale: “La Fagianaia” o anche detta “Fasanera” in dialetto, luogo che venne utilizzato per l’allevamento dei fagiani. Oggi è una raffinata location per eventi circondata da boschi e campi coltivati.

    L’itinerario prosegue alla volta di Candiolo, tranquillo paese della provincia Torinese e Vinovo dove potrete trovare luoghi di ristoro e con una piccola deviazione ammirare il Castello della Rovere, maniero dalle sobrie linee rinascimentali costruito nei primi anni del 1500.

    Una volta lasciata Vinovo, vi immergerete nel vero paesaggio campestre incontrando la celebre Cappella della Visitazione o Santuario del Valinotto, proprio nel cuore della campagna di Carignano. La sua costruzione venne commissionata da un banchiere locale al famoso architetto Bernardo Antonio Vittone per celebrare il prestigio ottenuto. Vittone è considerato uno dei maggiori esponenti del Barocco Piemontese e forte delle lezioni ricevute da Juvarra e Guarini, progetta questo santuario controllando tutti i rapporti geometrici e le forme servendosi dell’uso della luce pensata anche come metafora della Fede che illumina l’umanità. Al suo interno si trova l’affresco della Madonna del latte, invocata per la protezione dei bambini dalla pertosse, e unica testimonianza di una preesistente cappella del XVI secolo.

    La nostra pedalata continua alla volta di Pancalieri, meta della prima parte del nostro itinerario. 

    DA PANCALIERI AL PARCO NATURALE DI STUPINIGI

    Pancalieri è una cittadina di poco più di 2000 abitanti, posta sulla sponda sinistra del fiume Po, soprannominata paese della menta piperita e sua eletta capitale proprio perché il suo territorio produce circa la metà delle piante officinali prodotte in Italia. Sono più di venti le erbe officinali e aromatiche coltivate nel distretto della cittadina e proprio per la sua lunga tradizione è un’importante meta per conoscere e approfondire le tecniche di coltivazione e distillazione di quella che oggi è considerata la menta migliore al mondo, per gradevolezza di gusto e finezza di profumo.

    Una volta arrivati a Pancalieri consigliamo la visita dell’Antica Distilleria Chialva che dal 1865 coltiva questa preziosa erba officinale e dal 1926 la distilla nel pieno rispetto delle sue proprietà. La filosofia dell’azienda si fonda sulla tradizione e la qualità delle materie prime con un occhio attento all’innovazione e all’ecosostenibilità. Prenotate una visita o una delle loro passeggiate officinali per scoprire la grande storia e la cultura raccolti nella passione per le erbe officinali.

    Ripartendo da Pancalieri, il percorso ad anello verso il Parco Naturale di Stupinigi continuerà attraverso le campagne e le tante coltivazioni su cui si fonda questo angolo di pianura torinese. Tra Virle e Piobesi Torinese, una piccola sosta alla Pieve di S. Giovanni ai campi svelerà uno dei più importanti esempi di architettura romanica della provincia, risalente al X secolo ed edificata su fondamenta di precedenti costruzioni probabilmente datate tra il V e il VII secolo.

    Una volta rientrati nel Parco naturale di Stupinigi percorrerete una prima parte della Rotta Reale con un panorama naturalistico d’eccellenza: i geometrici campi coltivati, i grandi boschi, la catena delle Alpi Cozie con il Monviso che svetta e nelle giornate più limpide è possibile scorgere anche la maestosa Sacra di San Michele.

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