Questo itinerario di due giorni ci svela il patrimonio naturalistico e architettonico Monregalese, un territorio incastonato tra le prime colline delle Langhe, gli appennini e le alpi marittime che raccoglie tradizioni culinarie e culturali integrate e sostenibili. Scopriremo gioielli incontaminati in un luogo non toccato dal turismo di massa e capace di suscitare emozioni uniche. Le nostre tappe principali saranno:
Il percorso si svolge a piedi, in bicicletta e in mongolfiera e richiede un minimo allenamento soprattutto per il percorso del terzo giorno ma è separabile pertanto potrete scegliere quale giorno vivere a seconda dei vostri interessi e della vostra preparazione.
Distanze da percorrere:
Giorno 1
Km 32,2 Mondovì – Santuario di Vicoforte – Mondovì
Giorno 2
A piedi Mondovì
In alternativa usate la vostra auto o un taxi per raggiungere il campo decollo
Giorno 3
Km 53,8 Mondovì – Oasi di Crava Morozzo – Mondovì
Il territorio della provincia di Cuneo in direzione della Liguria, tra il torrente Pesio e il fiume Tanaro è il Monregalese, nome derivato dalla cittadina di Mondovì, fulcro del sistema delle valli monregalesi, che ottenne il nome di Mons Regalis grazie a estesi diritti e privilegi ottenuti nel corso della sua lunga storia. Una fertile pianura e i dolci pendii delle colline si prestano ad un’esplorazione sostenibile in sella alla vostra bicicletta, a piedi e volendo, provando il brivido del volo in mongolfiera. Lungo il percorso scoprite quante perle architettoniche e naturalistiche il territorio ha da offrire e non ultimo avrete il privilegio di abbandonarvi al piacere dell’enogastronomia che in questo territorio è ricca ma soprattutto a km 0.
Dopo una ricca colazione nel vostro hotel o in una delle storiche pasticcerie del paese si parte in sella alla vostra bici per raggiungere il celebre Santuario di Vicoforte attraverso il nostro percorso gpx, che vi porterà attraverso le campagne del Monregalese. Uscendo dalla cittadina un prima sosta è dedicata al sito della Cappella di San Lorenzo, in Frazione Vasco con una spettacolare vista panoramica e a poca distanza una delle panchine giganti nate dall’estro del designer americano Chris Bangle. Qualche chilometro di asfalto e sterrato vi condurranno fino al suggestivo Ponte medievale Val Corsaglia da dove riprenderete la strada in direzione nord verso il santuario addentrandovi nella natura più meravigliosa. Il percorso di avvicinamento, oltre a passare vicino alla centenaria sequoia di Vicoforte, sarà di grande impatto nel momento in cui all’orizzonte comparirà l’immensa cupola del santuario, la quinta al mondo per dimensioni ma la prima se consideriamo solo quelle di forma ellittica. Una volta raggiunta la piazza antistante il grande complesso monumentale, potrete avventurarvi in una salita emozionante alla cupola che vi permetterà di rivivere la storia del Santuario e ammirare da vicino gli affreschi attraverso spazi mai aperti prima al pubblico. Lo splendido panorama dall’alto compenserà la fatica dell’ascesa. Ci sono due percorsi, uno breve di circa un’ora che vi porterà a 23 metri di altezza e uno lungo, di circa 2 ore che vi farà raggiungere i 60 metri, a voi la scelta! Proprio sotto i portici antistanti il santuario prenotate la vostra salita con Kalatà. Una volta scesi potrete optare per uno dei ristorantini sotto ai portici o nei dintorni del santuario o decidere di godere degli spazi verdi dotati di tavoli per un pic-nic all’aria aperta e un meritato riposo. Nel pomeriggio consigliamo di affidarsi a guide volontarie che ogni domenica alle 15 vi racconteranno la storia e le leggende del santuario attraverso una passeggiata di circa un’ora attraverso la palazzata, la chiesa e il monastero cistercense: una visita “dal basso” per completare la magnifica esperienza di Vicoforte. L’ufficio turistico sotto ai portici saprà fornirvi le indicazioni per iscriversi al tour guidato. Il rientro a Mondovì seguirà il percorso verso nord, più breve dell’andata ma non meno interessante: una volta incontrata la Chiesa dei santi Apostoli Pietro e Paolo, imboccherete una strada panoramica verso Mondovì anticamente percorsa dai pellegrini, la via delle Cappelle.
Capitale italiana del volo in mongolfiera, Mondovì ha accolto il primo pallone immatricolato in Italia nel 1979 dando così inizio ad una lunga storia e tradizione legata al volo. Il Balloonporto di Mondovì è l’unico aero club mono-specialità in Italia ed è il luogo in cui ogni anno all’Epifania si svolge il più straordinario raduno di mongolfiere, un evento aerostatico che riempie i cieli del Monregalese di colorati e pittoreschi palloni. Vivere questa magica esperienza è davvero un’occasione unica che vale la spesa. Dopo aver assistito alle operazioni di gonfiaggio e aver ricevuto il briefing del pilota si vola per circa un’ora trasportati dal vento in un itinerario imprevedibile sulle colline e le campagne di Mondovì. All’atterraggio vi attende un aperitivo con vini e prodotti locali per concludere in bellezza con un brindisi le emozioni appena vissute. L’intera esperienza ha una durata di circa 3-4 ore. Rientrati in centro potrete gustare in caffè accompagnato da dolci artigianali in una delle pasticcerie della città o rinforzare l’aperitivo con qualche piatto della tradizione locale. Nel pomeriggio non perdete l’occasione di fare una passeggiata guidata per le strade e i rioni della città con la divertente salita al rione Piazza attraverso la funicolare. L’impianto, esistente dal 1886 è stato completamente rinnovato nel 2006 e offre una panoramica unica sull’intero arco alpino, dalle Alpi liguri alle montagne del torinese.
La terza giornata tutta Monregalese vi porterà di nuovo in sella alla vostra bici per godere delle bellezze naturalistiche nel territorio. Equipaggiatevi con un gustoso e salutare pranzo al sacco, acqua e non dimenticate la macchina fotografica. Seguito il tracciato GPX in uscita da Mondovì, vi recherete verso nord, raggiungendo Rocca dè Baldi, luogo di ingresso dell’Oasi di Crava Morozzo. Una breve sosta in questo grazioso villaggio che sembra essersi fermato nel tempo potrebbe essere un’occasione per visitare il Castello e Museo Etnografico “Augusto Doro”. Il villaggio prende il nome proprio dalla sua posizione che svetta su una rupe a strapiombo sul torrente Pesio per proteggere il quale nel XII secolo un nobile della casata dei Morozzo fece costruire la torre che costituisce il nucleo dell’attuale castello. Proseguite poi verso l’oasi seguendo il tracciato gpx. La riserva tutela uno dei più importanti ambienti umidi del Piemonte meridionale dove, con un po’ di fortuna potrete ammirare alcune delle oltre 150 specie di uccelli tra stanziali e migratori. Il percorso naturalistico, costeggia per buona parte il torrente Pesio con alcune deviazioni per vedere i laghi Crava e Morozzo. Lungo il percorso troverete anche un accogliente centro visite, per una sosta ristoro, dal quale partono gli itinerari verso diversi punti di osservazione e il capanno sommerso.
Se desiderate farvi accompagnare per meglio comprendere la flora e la fauna della riserva potrete contattare una guida naturalistica del parco.
Uscendo dall’oasi in direzione sud troverete Pianfei ed entrerete in boschi collinari con tipici scenari di bassa montagna fino a raggiungere il Lago di Pianfei e poco più a sud raggiungerete la Grotta dei Dossi. La visita di questa grotta svelerà una spettacolare successione di corridoi e sale decorate con concrezioni policrome che ne fanno la grotta più colorata d’Italia.
Il rientro a Mondovì vi regalerà una sosta alla panchina gigante in prossimità della Cappella di San Lorenzo, che gode di uno spettacolare panorama.
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