Un itinerario interamente dedicato alle campagne delle province di Torino e Cuneo in un panorama agreste con la meravigliosa cornice dell’arco Alpino. Si tratta di un percorso ad anello le cui tappe principali sono:
In bicicletta:
Se scegliete di vivere questo itinerario in sella alla bici pianificate la vostra giornata considerando che si tratta di un percorso ad anello di circa 60 km di livello intermedio, pertanto programmate un abbigliamento adeguato e una buona scorta di acqua. Il nostro itinerario GPX prevede strade ciclabili e bianche con dislivelli minimi e alcuni attraversamenti fluviali, ma proprio per la lunghezza richiede un buon allenamento.
Giorno 1
Partendo da una delle Residenze Reali d’Europa più caratteristiche e ricche di storie da raccontare, questo itinerario cicloturistico attraversa le campagne a cavallo delle province di Cuneo e Torino in un susseguirsi di geometrie campestri contornate dalle splendide catene montuose delle Alpi. All’interno dell’itinerario si attraverseranno i fiumi Po, Pellice, Varaita e Maira e i punti di sosta lungo il percorso saranno infiniti a seconda che il vostro interesse sfoci nella bellezza delle cascine, castelli e residenze d’epoca o all’ombra di un albero tra le sconfinate viste agricole. Seppur il sito Unesco di Racconigi sia meraviglioso in ogni stagione, consigliamo di scegliere questo itinerario tra Maggio e Giugno per poter cogliere i momenti di fioritura della Menta, dell’Escolzia (il papavero californiano) o della Camomilla, particolarmente suggestivi nelle distese infinite dei campi a ridosso di Pancalieri.
Il nostro itinerario parte dal meraviglioso Castello di Racconigi, una delle residenze più amate dalla famiglia Reale che era solita recarvisi in villeggiatura. Nato come fortificazione difensiva medievale fu solo all’ascesa di Carlo Alberto di Savoia che il Castello assunse la suntuosità odierna: gli spazi verdi, inizialmente progettati da A. Le Nôtre vennero ridisegnati da Kurten che ne arricchì la maestosità con boschetti, cespugli fioriti e corsi d’acqua mentre la decorazione e riallestimento degli interni vennero affidati a Pelagio Pelagi che, con un gusto neoclassico, rese il Castello unico nel suo genere. Ma non è solo la sua grandiosità a renderlo unico…le stanze, gli arredi, i corridori e le cucine sono intrisi di aneddoti e storie che raccontano i retroscena di una dinastia e della loro quotidianità regale. Si tratta di una residenza, Patrimonio dell’UNESCO, in cui si respira la vita di corte in ogni angolo, dalle camere da letto alle splendide cucine, altro gioello della visita. Dedicare il giusto tempo ad una visita è fortemente consigliato.
Uscendo dall’abitato di Racconigi, proseguirete in direzione Pedaggera e, una volta attraversato il fiume Maira, incontrerete Cavallerleone, un piccolo paese ricco di palazzi ed edifici storici: il palazzo nobiliare Barberi di Branzola, edificato nella seconda metà del 1600, Il Castello risalente al XIV secolo, fino al Palazzo Balbo, detto il Palazzotto, un bel palazzo rinascimentale che si distingue per la torre quadrata e un loggiato su tre ordini.
Seguirà un altro tratto tra i campi della pianura Cuneese, attraversando il piccolo abitato di Murello, fino a giungere a Villanova Solaro, paesello di poco più di 700 abitanti che ospita il celebre Castello dei Solaro, dimora storica del 1200 realizzata dai nobili Principi d’Acaja a scopi difensivi. La meravigliosa imponenza medievale vale una sosta per ammirarne gli esterni.
Continuando la vostra pedalata attraverserete il fiume Varaita e, costeggiandolo per qualche chilometro, arriverete al celebre Santuario della Beata Vergine del Pilone, ottimo luogo di sosta con panchine ombreggiate e punti acqua. Il Santuario, edificato sul finire del 1600 è un esempio di Barocco piemontese interamente costruito in cotto a vista. La storia racconta che il 23 luglio del 1684 il pilone della Madonna di Moretta per tre giorni si mosse vacillando ininterrottamente. È tradizione che tale immagine avesse operato qualche giorno prima un miracolo: la guarigione di dodici vacche di proprietà di una contadina, moglie di Beltramo che possedeva una cascina tra Villafranca e Cavour. Nel 1684, a seguito di due eventi miracolosi relativi al pilone con affresco della Madonna di Moretta, venne edificata una cappella a protezione del pilone.
L’itinerario prosegue alla volta di Villafranca Piemonte in prossimità della quale attraverserete il fiume Po e in un susseguirsi di campi, piccole chiesette ferme nel tempo e riserve naturali giungerete a Pancalieri.
Pancalieri è una cittadina di poco più di 2000 abitanti, posta sulla sponda sinistra del fiume Po, soprannominata paese della menta piperita e sua eletta capitale proprio perché il suo territorio produce circa la metà delle piante officinali prodotte in Italia. Sono più di venti le erbe officinali e aromatiche coltivate nel distretto della cittadina e proprio per la sua lunga tradizione è un’importante meta per conoscere e approfondire le tecniche di coltivazione e distillazione di quella che oggi è considerata la menta migliore al mondo, per gradevolezza di gusto e finezza di profumo.
Una volta arrivati a Pancalieri consigliamo la visita dell’Antica Distilleria Chialva che dal 1865 coltiva questa preziosa erba officinale e dal 1926 la distilla nel pieno rispetto delle sue proprietà. La filosofia dell’azienda si fonda sulla tradizione e la qualità delle materie prime con un occhio attento all’innovazione e all’ecosostenibilità. Prenotate una visita o una delle loro passeggiate officinali per scoprire la grande storia e la cultura raccolti nella passione per le erbe officinali.
Ripartendo da Pancalieri, il percorso ad anello che vi riporterà a Racconigi attraverserà la Riserva Naturale della confluenza del Varaita con il suo paesaggio agricolo che si estende per oltre 170 ha, fino al Castello di Faule, maniero agricolo trecentesco. Proseguendo verso est attraverserete nuovamente il Maira per dirigervi verso sud alla volta del punto di arrivo.
A pochi chilometri da Racconigi incontrerete la Cascina Migliabruna che fu uno dei primi feudi affidati da Carlo Emanuele I di Savoia al figlio minore Tommaso, principe di Carignano. Questa tenuta che in origine faceva parte delle rotte di caccia, venne ricostruita nella prima metà dell’800 e rappresenta un maestoso esempio di azienda agricola nobiliare.
Come ultima chicca, proprio prima di raggiungere i confini del Parco del Castello di Racconigi, troverete il Centro Cicogne e Anatidi, sito in Cascina Stramiano. Qui, come sui tetti delle altre cascine e del Castello stesso potrete ammirare i nidi delle cicogne. Il centro nasce nel 1985 con il fine di reintrodurre l’ormai estinta Cicogna Bianca e oggi protegge molteplici specie di anatre, oche, cigni rari per la salvaguardia della biodiversità. All’interno del centro è possibile ammirare queste specie e fare sosta nelle verdi aree pic-nic dedicate agli ospiti.
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